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Il genio fiorentino conosceva il Mombracco e la quarzite di Barge e ne descrisse le qualità in uno dei suoi celebri manoscritti citando chiaramente la Certosa della Trappa. Gli storici contemporanei si domandano se effettivamente Leonardo abbia visitato o no le cave del Mombracco e Barge; molti indizi lo confermerebbero ma non sono ancora state individuate prove inconfutabili.Leonardo scrisse:«Monbracho sopra saluzo sopra la certosa un miglio a piè di Monviso a una miniera di pietra faldata la quale e biancha come marmo di carrara senza machule che e’ della dureza del porfido obpiu delle quali il compare mio maestro benedetto scultore a impromeso donarmene una tabulletta x li colori. Adì 5 di genaro 1511»; e separatamente contiene la postilla «Perottino da’ turino na alcune chesso – berettine forte dure».Certo è che il genio Toscano entrò in possesso di quella tavoletta di pietra sfaldata del Mombracco tramite l’amico (e “compare”, dato che Leonardo aveva fatto da testimone di battesimo ad uno dei suoi figli) architetto Briosco 1 > I dati inconfutabili.Sappiamo che il manoscritto è stato stilato da lui, nel 1511, e che egli avesse con sé una “tabuletta” di bargiolina. Altro dato noto e confermato è che il da Vinci compì almeno quattro percorsi transalpini, tra Piemonte (e Liguria forse), Svizzera e Francia, viaggi tutti effettuati nell’ultimo decennio della vecchiaia (tra 1507 e 1517), prima della morte, avvenuta nel 1519. I luoghi toccati – e nominati – non sono molti, con tragitti diversificati e complessi.Del suo effettivo soggiorno a Barge, nei dintorni del Monviso o sul Mombracco, però, non ci sono attualmente prove certe, anche se esistono numerosi indizi e circostanze precise a suffragio della suo effettivo passaggio. Recenti studi hanno evidenziato che da alcuni disegni di Leonardo potrebbero “spuntare”: il Mombracco, il Monviso e la quarzite bargiolina. Dall’analisi approfondita di altri disegni sarebbe spuntata anche una silhouette facilmente distinguibile: quella del Monviso, che Gomez ha confrontato con fotografie della montagna sovrapponendo con esiti quasi perfetti i profili delle immagini. Egli stesso, in occasione del convegno, ha dichiarato: «Che Leonardo abbia disegnato la quarzite a mio parere è indubbio, viste le sue particolarità che la rendono facilmente riconoscibile. Non è sufficiente per dire che da Vinci abbia visitato la zona del Mombracco ma è certamente un interessante punto di partenza per ulteriori approfondimenti a livello di geomorfologia, che stiamo già portando avanti. Le fonti storiche mancano, ma da oggi la suggestione che Leonardo abbia effettivamente percorso i sentieri del Mombracco ha qualche elemento di concretezza in più».Una delle pagine del Codice Leincester oggi di proprietà del magnate Bill Gates, acquistato per oltre 30 milioni di dollari all'asta nel 1994.Manoscritto del 1511 attribuito a Leonardo da Vinci, dove il maestro fiorentino fa riferimento al Mombracco e alla sua caratteristica pietra locale.
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